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Spazio Autori e Lettori - Un blog di Arianna Raimondi

Ecco la vita di Veronica Pecorilli - Intervista 2020

“Sono nata a Velletri il 2 marzo 1992, ad oggi vivo nella città di Rivoli, provincia di Torino. Lasciai la mia città natale in provincia di Roma per motivi lavorativi, dopo aver conseguito gli studi di ragioneria e Perito tecnico Commerciale. Ad oggi parte di un’Associazione italiana – ‘Un ponte per Anne Frank’ ,da circa 5 anni, per cui mi occupo di avere contatti con bambini di scuole elementari/medie,  portando loro informazioni sul giorno della memoria, sensibilizzandoli. E’ incredibile il cuore che posseggono, le loro risposte all’argomento mi hanno sempre colpita, molti di loro ritrovano la saggezza nella giovane età. Mi interessa molto l’arte espressiva e corporea, utilizzata anche come mezzo di comunicazione con l’esterno. Questo mi ha portata a documentarmi molto a riguardo, arrivando proprio alla creazione del manoscritto!” . Ha cominciato così il suo racconto, lasciando percepire una certa purezza e passione nelle sue parole.

Che cosa ti ha ispirato durante la scrittura di Siamo in grado di farci vedere?

“Penso che l’idea di scrivere ‘Siamo in grado di farci vedere?’, o meglio di riportare su carta i suoi concetti, sia sempre esistita all'interno della mia mente. Aveva solo bisogno di elaborarlo nel modo migliore. Ho iniziato ad elaborare il tutto all'età di 13 anni. ‘Siamo in grado di farci vedere?’ non mostra una biografia diretta di me stessa, ma ad ogni riga riportata, in ogni parola, ci sono io.

Si ricollega a punti precisi e momenti che ho potuto vivere nel tempo, cui prendere consapevolezza, per poi adattarli al mio essere. Per rendermi perfettamente conto nel bene e nel male, della loro esistenza. ” ha continuato poi Veronica Pecorilli.

Veronica perché hai deciso di scrivere proprio il libro che hai scritto?

Il libro nasce a seguito di lunghi pensieri e conversazioni con persone, soprattutto osservazioni di quest’ultima. Ho sempre molta importanza proprio ai modi di fare e pensare d’ogni persona attorno a me, le vibrazioni e i precisi sentimenti che queste potessero trasmettermi, il bagaglio che potessero lasciarmi nel bene e nel male. Ho sempre voluto cercare di analizzare e ricostruire il vero, il positivo ed è questo il ‘bisogno’ che mi ha suggerito di scrivere ‘Siamo in grado di farci vedere?’ e CONDIVIDERE, il non lasciare mai nulla per scontato, ma valutare, valutare sempre. Nel tempo ho condiviso le mie idee sulla persona con chi sapevo potesse ascoltare e capire, cosicché nel 2019 decisi di CONDIVIDERE. Il romanzo pone al lettore un domanda focale, onnipresente fino al termine della lettura; un essere umano può essere percepito, sentito nel proprio modo di essere nella sua prima immagine? Può essere in grado di mostrare la sua reale identità, azzerando qualsiasi sua maschera?. Ho voluto affrontare il tema dell’ascolto e della comprensione, nei riguardi di chiunque entri in contatto con il nostro percorso di vita. Decisi di scrivere un libro che facesse da tramite tra me e le persone, in questo modo ne avrei potute raggiungere un numero maggiore rispetto a quanto avrei potuto fare indipendentemente. Ho portato a termine ‘Siamo in grado di farci vedere?, in 7 mesi, e devo dire fu difficile il dopo con la ricerca di chi potessi realmente affidarmi! Ma sono estremamente felice e lieta del risultato.

Siamo in grado di farci vedere? di Veronica Pecorilli

Il libro di Veronica Pecorilli è edito da Youcanprint e disponibile in versione cartacea e digitale in tutti i migliori store.

Siete curiosi di sapere di cosa parla il libro? Ecco qui la trama:

Certamente. Il libro affronta dei temi che possono essere molto personali quanto lontani, per una persona. Come base portante del libro io ho voluto porre a lettore una focale domanda, ovvero: può una persona essere percepita e sentita nel proprio modo di essere dalla sua prima immagine, essa è in grado di mostrare la sua reale identità, azzerando qualsiasi sua maschera? Il testo si rivolge all'individualità dell’uomo come base della sua crescita e conoscenza, portando alla luce anche i rapporti relazionali anch'essa

base per rispecchiarci, per sperimentarci ed approfondire la nostra conoscenza.  Affronto il tema dell’essere umano contemporaneo, che condizionato dall'odierna società, rimane rinchiuso nel suo limbo di identità personale, bloccato tra l’esprimere se stesso in ogni forma, ed il focale bisogno di renderlo reale. Si esce fuori dal proprio limbo grazie alla conoscenza di se stessi,  eliminando ogni forma di condizionamento esterna.

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