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  • Immagine del redattoreVeronica Pecorilli

Libri News - intervista a Veronica Pecorilli

Anteprima dal libro "Siamo in grado di farci vedere?" e cinque domande all'autrice


14 AGOSTO 2020 - LIBRISTAFF

Edito da Youcanprint - Veronica Pecorilli nel 2020 • Pagine: 194 • Compra su Amazon




Può una persona essere percepita e sentita nel proprio modo di essere dalla sua prima immagine? Un essere umano è in grado di mostrare la sua reale identità, azzerando qualsiasi sua maschera?
Attraverso il testo volto all'introspezione della persona, Veronica Pecorilli decide di porre al lettore la focale domanda, un interrogativo che sarà onnipresente lungo tutto il percorso della lettura.  Siamo esseri individuali con lo scopo di accrescere il nostro animo attraverso la consapevolezza di quei segreti mantenuti all'oscuro, anche a noi stessi. Il testo affronta il tema dell’ascolto, della comprensione ed accettazione di chiunque entri in contatto con il percorso di vita. Viene messo in luce il tema dei rapporti relazionali come ulteriore fonte di accrescimento personale, uno status di introspezione che porti la persona a riconoscere una quotidianità, oggi divenuta irriconoscibile.  Discutiamo di un essere umano contemporaneo, che condizionato dall'odierna società, rimane rinchiuso nel suo limbo di identità personale, bloccato tra l’esprimere se stesso in ogni forma, ed il focale bisogno di renderlo reale.  Affrontiamo conseguentemente a ciò, il simbolo della propria rinascita, tramite il fondamentale processo di conoscenza di sé, eliminando ogni condizionamento esterno. ''L’infelicità dell’uomo proviene dall'inconsapevolezza dello stesso.''


Può la nostra immagine riflettere la nostra personalità, e la nostra essenza? Concentriamoci su di un argomento che oltre alla sua fondamentale forma può possedere più sfaccettature, un elaborato che farà da cornice al nostro intero accurato dipinto, ampliando e concretizzando in tal modo tutti quei punti d’osservazione nei riguardi dei nostri rapporti relazionali umani. Ti confesso che, questo si è rivelato per me un nuovo modo di vedere ed osservare un mondo centralizzato sulla persona, che costantemente e personalmente penso si sia rivelato di estremo aiuto.  Ho potuto osservare con una lente diversa dall'abituale, un tipo di approccio con l’essere umano, che come una bussola mi ha permesso di scorgere verità circa alcune situazioni.  Tutto ciò ha smisuratamente attirato la mia attenzione, prendendo a poco a poco sempre più spazio, nel mio modo di pormi ed ascoltare.


Desiderando approfondire l’esistenza della possibilità di poter apparire in modo totalmente veritiero ed espressivo, privandosi naturalmente di ogni maschera.  È fondamentale dire, come dinanzi ad ogni sistema adottato per testare una riflessione e chiarire un dubbio, è rilevante che tutto ciò non influisca sul nostro rendiconto emotivo, che non venga a rivelarsi per noi nel tempo un pensiero costante ed ossessivo.  


Per renderti il tutto più chiaro, cosicché tu possa percepirlo sulla pelle come io lo sento, ti renderò esaustiva ogni intrinseca nozione. Un pensiero tradotto in diversi anni fino ad oggi, a cui ho affidato una sostanziosa razione di questa integrale elaborazione, affrontiamo la nascita di un pensiero che va ad ampliarsi verso una specifica realtà rendendola a noi stessi sempre più nitida.   Uno stato a cui ho deciso di allegare un unico termine, che penso maggiormente gli appartenga, e che sarà il nostro punto di partenza ed allo stesso tempo d’arrivo: la percezione. Reputo definirlo come un sentore di estrema comprensione personale ed anche verso l’essere dinanzi a noi, la ‘possibilità’ che la persona possiede nel creare un intimo rapporto, basato su anima e corpo, una ‘nascita affine’ in grado di saper affermare in primo luogo il proprio essere, accogliendo le esterne somiglianze.


Per l’essere umano un punto di evoluzione fondamentale sia nei riguardi di se stesso, riconoscendo nella giusta verità le proprie componenti e capacità, con l’evoluzione sociale; rapportandosi con un essere umano analogo ad esso.  Potremmo quindi discutere di uno status basato su un‘evoluzione tra due esseri umani di una ricambiata condizione di alto benessere, ad ogni modo il rapporto fondato avrà come sostanziale lode un supporto di benevola considerazione; uno sviluppo dell’essere umano composto da una base solida di massima spontaneità nel suo corso.  Quindi parlo proprio di una trasmissione in grado di unire due persone con una maggiore forza e determinazione rispetto a come la si potrebbe identificare in un normale rapporto di attrazione tra esseri. Due corpi in costume adamitico in procinto di creazione Proclamarsi persone libere e concentrate nell'accogliere qualsiasi forma di ricavo, l’essere umano si mostra libero nel suo percorso e volutamente disarmato nel percorrerlo, come nell'esprimere ogni sua intimità a chi dinanzi ad esso si dimostra disponibile all'ascolto. Penso che un vero e proprio legame emotivo di intimo riconoscimento condotto limitando spontaneamente qualsiasi ingente forma di caos e che viene da entrambe le parti sia facilmente riconoscibile. Un percepito collegamento emotivo inamovibile nella sua enigmatica semplicità, un aleggio di autenticità ed intimi scambi di informazione, due esseri umani privi di quelle passioni portatrici di scambi ipocriti.  Lo status che voglio descriverti si basa su di genuina analogia, di un rapporto percepito e posto ad un ascolto piacevole senza obblighi, dal primo avvicinamento e conoscenza. Un dettaglio che creerà sonoro al rapporto.  L’approccio. Un’unica possibilità per ottenere la risposta che vorremmo, riguardante noi, riguardante il nostro interlocutore.  Il rapporto empatico di reciprocità: spontaneità, comprensione ed arrivo.

Il rapporto genuino tra due esseri potrà procedere nell'essere nominato tale sino al momento in cui entrambi condivideranno le medesime sensazioni, senza giungere ad un’emozione che trasporti ad un disequilibrio. Dal concetto che andremo a descrivere mi piacerebbe creare uno stato di condivisione, cogliendo da questo una buona dose di informazioni per una possibile risposta alla mia basilare teoria. Sarebbe alquanto piacevole e rincuorante se tutto ciò si rivelasse per te mio lettore, uno spunto di riflessione, grazie al quale poter suscitare una maggiore consapevolezza nei riguardi delle varie tipologie di rapporti, di cui hai scelto di circondarti. Sono del pensiero cui la nostra consapevolezza, inizi da una semplice percezione, qualsiasi realtà essa contenga, per giungere alla persona in sé, la nostra persona. Solamente affermandoci nella nostra rappresentazione come persone pure ed originali constateremo la veridicità di potere essere visti. Desidero quindi mettere in luce proprio quest’ultima realtà argomentandola assieme; persona in grado di poter essere vista.


Come è nata l’idea di questo libro?


  Penso che l’idea del libro, o meglio dei suoi concetti scritti, sia sempre esistita all'interno della mia mente. Aveva solo bisogno di essere elaborata ed evoluta dal tempo. Suppongo che abbia iniziato ad elaborare il tutto all'età di 13 anni. Il libro non mostra una biografia diretta di me stessa, ma ad ogni riga e parola ci sono io. Si ricollega a punti precisi e momenti che ho potuto nel tempo vivere di cui prendere consapevolezza, per poi adattarli al mio essere.


Per rendermi perfettamente conto, nel bene e nel male, della loro esistenza.. Il mio libro nasce a seguito di lunghi pensieri e conversazioni con persone, soprattutto osservazioni di queste. Ho sempre osservato i modi di fare e pensare d’ogni persona attorno a me, vibrazioni e sentimenti che queste potessero trasmettermi,  lasciarmi come bagaglio nel bene e nel male. Ho sempre voluto cercare di osservare il vero, il positivo ed è questo il ‘bisogno’ che mi ha suggerito di scrivere e CONDIVIDERE, il non lasciare mai nulla per scontato, ma valutare, valutare sempre il bene ed il male. Nel tempo ho condiviso le mie idee sulla ‘persona’ con chi sapevo potesse ascoltarmi e capire, cosicché nel 2019 decisi di CONDIVIDERE. Decisi di scrivere un libro che facesse da tramite tra me e le persone, in questo modo ne avrei potute raggiungere maggiormente rispetto a quanto avrei potuto indipendentemente.



Quanto è stato difficile portarlo a termine?


I momenti di difficoltà ci sono stati, come è normalità per ogni cosa, soprattutto ciò  cui teniamo e vorremmo sia proprio come appare nella nostra mente. Però devo essere sincera, nulla che non fosse risolvibile, essendo fortunatamente spontanea e decisa su ciò che volessi. Ho sempre alternato la scrittura con momenti di pensiero, che mi hanno distaccato dallo scritto, per vivermi realmente l’emozione ed il motivo per il quale volessi condividere. Ho portato a termine ‘Siamo in grado di farci vedere?, in 7 mesi, e devo dire fu difficile il dopo con la ricerca di chi potessi realmente affidarmi! Ma sono estremamente felice e lieta del risultato.


Quali sono i tuoi autori di riferimento?


Ogni autore letto mi ha sempre lasciato qualcosa che tutt’ora mi porto dentro, ad oggi la mia propensione va verso due persone. La prima è una Performance Artis’t, Marina Abramovic. Un’artista Serba cui mi sono interessata da diversi anni, ho trovato estrema affinità con i suoi ideali, il lavoro di questa donna punta ad esplorare le reazioni che possono ricrearsi tra artista e pubblico, come l’autore ed il suo lettore, nel mio caso. Ricercando il contrasto tra i limiti del corpo e la possibilità della mente nel gestirli. Ho ritrovato numerose similitudini con il mio lavoro, e genericamente nella mia vita. Secondo personaggio estremamente importante per la mia crescita morale e spirituale, Antoine de Saint-Exupery, grazie ai suoi libri ho potuto approfondire molto sulla mia persona, come ad esempio saper osservare più dettagliatamente ciò che ci attira ad un altro essere umano.


Dove vivi e dove hai vissuto in passato?


Oggi vivo nella città di Rivoli, provincia di Torino. Mi sono trasferita in Piemonte nel 2016, lasciando la mia cara famiglia nella città dove sono cresciuta, Latina. Una giovanissima città del Lazio.


Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?


Il mio obiettivo per il futuro è continuare a conoscermi condividendo con il mio pubblico, ad esporre tutto ciò che possa essere utile e rigenerante per qualsiasi persona abbia la necessità di leggermi ed ascoltare, sia con la scrittura e con ogni altra forma d’arte. Sarei lieta di aprire in futuro collaborazioni con persone che abbiano il medesimo obiettivo.

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